Da una struttura prefabbricata per riattivare un’attività commerciale, ai campi coltivati a canapa per dare una nuova speranza agli agricoltori locali. La canapa italiana va in aiuto di Amatrice ed Accumoli e lo fa con due progetti distinti accomunati dalla pianta di canapa come materia prima.
A Grisciano, una delle frazioni di Accumoli (Rieti) colpite dal sisma della scorsa estate, a giugno ha riaperto i battenti lo storico negozio di alimentari Agata il cui punto vendita era crollato la notte del 24 agosto 2016. La riapertura è stata possibile grazie a diverse aziende ed associazioni, come Scaffsystem e Pedone Working, che hanno donato una struttura prefabbricata in acciaio con pareti ed isolamenti in canapa e calce e rivestimenti in sughero. Oltre ad aver permesso la ripartenza dell’attività commerciale, è stata un’opera dal forte valore simbolico anche per il fatto di essere stata la prima ricostruzione di un edificio crollato per il sisma del 24 agosto 2016 in tutta l’area di Accumoli e Amatrice.
Il secondo progetto arriva invece da Easy Joint, che ha affidato ad un coltivatore locale dei campi di canapa di cui poi acquisterà le infiorescenze. Ma è un progetto in divenire: l’obiettivo è quello di creare una cordata di agricoltori che dall’anno prossimo seminino canapa nei propri campi, per avviare un’operazione di economia solidale che riporti tutti i guadagni dell’operazione sul territorio.
“Sono stato contattato da un ragazzo che era interessato a far ripartire l’agricoltura di Amatrice introducendo la coltivazione della canapa che un tempo era molto diffusa”, ci racconta Leonardo Brunzini, amministratore di Easy Joint. “Quindi insieme abbiamo studiato la modalità migliore per collaborare. Essendo che la stagione era ormai in periodo avanzato, l’ho messo in contatto con chi stava producendo delle piantine di Finola che è una varietà autofiorente a ciclo molto breve già selezionate femmine e così ha fatto partire una piccola coltivazione sperimentale con un impianto a di irrigazione a goccia, per vedere come procedeva anche in relazione agli sbalzi termici della zona. Le piante stanno giungendo a maturazione e si raccoglieranno ai primi di ottobre ed il prodotto sarà lavorato da Easy Joint e se la qualità sarà sufficiente creeremo una linea dedicata ad Amatrice i cui proventi ritorneranno per aiutare la coltivazione vera e propria che avverrà il prossimo anno.
Questo è stato l’input per far nascere curiosità in zona, tanto che si è già costituita una cooperativa dei coltivatori di canapa di Amatrice, visto che l’anno prossimo ci sarà una serie di produttori di canapa da fiore”.
Mario Catania