“Siamo certi che il ritorno massiccio della canapa nei campi aiuterà la ripresa economica dell’Italia, grazie all’impulso che essa potrà dare all’impresa in molti settori determinanti: edilizia, alimentare, cosmetico, tessile, cartario, farmaceutico, agro meccanico e meccano-tessile”.
E’ la ricetta sulla quale puntano i deputati del Movimento Cinque Stelle in Commissione Agricoltura. “Dopo 40 anni, la nostra proposta di legge sulla canapa – spiegano – si pone l’obiettivo di dare nuovo brio alla filiera, superando la confusione legislativa che negli ultimi anni ha portato non poche difficoltà”. I punti su cui interviene la proposta di legge sono pochi ma strategici per il rilancio della filiera della canapa”, assicurano.
Nel dettaglio del contenuto della proposta di legge, si prevede che “non saranno più ritenute illegali le piante che avranno un contenuto percentuale di ∆-1-tetraidrocannabinolo e di ∆-9-tetraidrocannabinolo inferiore o pari allo 0,3 per cento: un aumento – spiegano i deputati M5s – che rende migliori e più produttive le piante”. Inoltre, “viene erogato un contributo di 3 milioni di euro, da ripartire in cinque progetti pilota, che avranno lo scopo di rilanciare la filiera nel nostro Paese sia dal punto di vista della ricerca sia per ciò che attiene la trasformazione della materia prima“. In più, si prevede anche “la modifica dell’articolo 14 del decreto n.309 del 1990 che equiparava la cannabis sativa all’oppio, alle foglie di coca ed alle sostanze di tipo anfetaminico”.
In quest’ottica è da sottolineare come il Movimento 5 Stelle, a livello regionale, sia già operativo con il progetto canapa Tuscania.
Fonte: Beppegrillo.it
Redazione Canapaindustriale.it