Le storie, i luoghi che riprendono vita, i sentimenti. E la canapa. Il film Terre di Cannabis diretto da Gianluca Marcon racconta il sogno di Jacopo, il protagonista, che vuole trasformare l’Abruzzo nel più grande campo di canapa al mondo.
“L’idea di girare il film mi è venuta quando dopo anni ho rivisto Jacopo Paolini, mio amico di vecchia data e ex compagno di squadra. Mi ha raccontato di ciò che stava facendo è da lì è nato tutto”, spiega Marcon a Canapaindustriale.it. La sceneggiatura segue i registri del documentario, raccontando il passato e il presente di piccoli territori che stanno rinascendo. Jacopo, nativo abruzzese, ha lasciato le montagne e le strade sterrate da ragazzo per cercare fortuna altrove.
Nel film la sua presenza è quasi invisibile, tanto che si sente solo la sua voce fuori campo. Dopo un periodo passato fuori dalla terra natia ha sentito il desiderio di tornare con l’ambiziosa idea di realizzare un vero e proprio polo agricolo della canapa. Il suo sogno però ha dovuto fare i conti con i pregiudizi della gente del posto, che però poi sono stati superati. Per mettere in piedi la sua impresa Jacopo ha riunito le sue conoscenze delle’epoca, fra cui Luca e Fabrizio, residenti ad Acciano, un comune in provincia dell’Aquila, che tuttora risente dell’incendio che nel 2007 ha bruciato i terreni agricoli e del devastante terremoto del 2009. “Mi ha colpito – dice Gaincluca Marcon – l’entusiasmo delle persone: dai coltivatori fino ai lavoratori di tutta la filiera”.
L’idea di Jacopo ha ripopolato i paesi, portando anche persone che vivono in altre zone d’Italia. Nel 2012 ha fondato la sua società che produce estratti e oli e ha alle sue dipendenze 30 lavoratori. Oltre agli agricoltori collaborano anche ricercatori, farmacisti, tecnici di laboratorio e professionisti del settore medico. “Girando il film ho scoperto delle curiosità che non sapevo, ad esempio che Ford aveva progettato un’auto in canapa. Poi la preparazione delle persone che lavorano con Jacopo è veramente forte. Spesso, durante le registrazioni, mi sono trovato in mezzo a work-shop che l’azienda riserva ai coltivatori”, ricorda.
Oltre che regista, Marcon è anche fondatore di FuFilm, associazione fondata a Bologna nel 2001 che cura progetti di cinema del reale con una particolare attenzione ai temi sociali. Il documentario è stato presentato con successo al Festival di Cineambiente, rassegna cinematografica dedicata ai film che trattano di sostenibilità ambientale. Essendo un’opera indipendente difficilmente verrà trasmessa sui primi canali televisivi nazionali, anche se il regista assicura che valutando diverse proposte di distribuzione.
Matteo Melani