Progetto canapa in Veneto: il Crea e la Coldiretti testano 13 varietà

Canapicoltura //
In questo articolo
1 / I partner coinvolti nel progetto canapa guidato dalla Coldiretti
2 / La visita in campo
3 / Gli obiettivi del progetto

Nonostante la pandemia e i relativi rallentamenti, continua il progetto “Produrre canapa nella filiera alimentare e agro industriale” in Veneto, con la Coldiretti come capofila.

Nei giorni scorsi il gruppo ha organizzato una visita alle prove sperimentali delle 13 varietà di canapa fornite dal Crea di Rovigo. Si tratta di una delle tappe della programmazione che si svilupperà fino al 2022.

I partner coinvolti nel progetto canapa guidato dalla Coldiretti

A formare il gruppo operativo sono: l’associazione polesana Coldiretti Rovigo (capofila), la federazione regionale Coldiretti Veneto,  Impresa Verde Rovigo S.r.l., Impresa Verde Treviso e Belluno S.r.l.,  il Crea di Rovigo, l’Università di Padova  dipartimento Biotecnologie e le aziende agricole di Rigolin Christian di Fiesso Umbertiano (Ro), di Boccato Diego di Ceregnano (Ro) e di Barban Elia di Castelfranco Veneto (Tv).

La visita in campo

Lo scorso 21 luglio si è tenuta la visita in campo dove l’attuale responsabile della sperimentazione varietale della canapa relativa al progetto, Massimo Montanari, ha illustrato il programma di ricerca e le condizioni agro climatiche che hanno influenzato la realizzazione della prova, quindi le differenze fra le varietà in relazione alla provenienza e alla loro potenzialità produttiva, oltre che alla destinazione d’uso. La prova si sta svolgendo su tredici tipologie; al termine del loro percorso di crescita verranno analizzate per verificarne l’adattabilità per le filiere. La semina del campo, avvenuta a fine aprile, vedrà la conclusione del ciclo con la raccolta prevista a fine agosto per le varietà di canapa precoci e a settembre per quelle medie e tardive. Si sottolinea che le parcelline coltivate come campi di prova al Crea sono state poi ripetute in parcelloni nelle aziende agricole partner del progetto.

Gli obiettivi del progetto

Tra gli obiettivi c’è quello di collegare e mettere in rete le imprese agricole interessate a coltivare la canapa, attraverso le competenze e l’esperienza di partner specializzati nel campo scientifico della ricerca varietale, individuando le migliori tecniche di coltivazione, affrontando le problematiche delle lavorazioni agro meccaniche e della trasformazione alimentare e agroindustriale delle diverse parti della pianta, per consentire di migliorare la produttività e la competitività aziendale. Si prevede, altresì, la valutazione dell’utilizzo della canapa nel settore zootecnico, in collaborazione con il dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova. Le analisi consentiranno di capire se l’inclusione della farina di canapa nei mangimi di allattamento dei vitelli a carne bianca può fornire risultati positivi in termini di prestazioni produttive e di benessere degli animali. Questi risultati potranno essere applicati anche su aziende zootecniche in condizioni ambientali e gestionali diverse.

“Si è di fatto concluso il primo anno di questo progetto che, nonostante alcune difficoltà, ha continuato il suo percorso – sottolinea Dina Merlo, consulente del progetto ‘Produrre canapa nella filiera alimentare e agro industriale’ -. Nelle prossime settimane verrà organizzato un convegno, probabilmente in videoconferenza e successivamente verranno avviati dei corsi di formazione rivolti agli imprenditori agricoli interessati ad approfondire la tematica”.

Redazione di Canapaindustriale.it

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