Le riforme sulla canapa industriale, medica e ricreativa, non stanno interessando solo gli Stati Uniti, perché anche il sud del continente è protagonista dei grandi cambiamenti nelle politiche su questo vegetale e l’ultimo Stato in ordine di tempo a puntare sulla pianta delle meraviglie è l’Ecuador.
Il paese, consuma forte tradizione agricola e che rappresenta il più grande produttore di banane del mondo, ha infatti reso legale questa estate la produzione di canapa industriale, con THC fino all’1% (come succede ad esempio in Svizzera), e ora sono state emanate anche le linee guida dal ministero dell’Agricoltura.
Si tratta dell’accordo 109, dove, in 48 pagine, viene regolata tutta la filiera canapicola, dalla produzione di sementi, alla coltivazione, passando per la trasformazione, la commercializzazione, l’esportazione e altri anelli della catena di produzione.
Il giorno dell’emanazione del regolamento “rimarrà impresso nella nostra memoria come l’inizio di una nuova era per l’agricoltura in Ecuador”, ha detto EcuaCáñamo, l’Associazione ecuadoriana della canapa medica e industriale, in una dichiarazione. “Questo regolamento permetterà un ampio spettro di azioni per coloro che decidono di entrare nel settore agroalimentare, soprattutto per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo, con il potenziale di trasformare il paese in un attore importante in questo settore”.
Il sistema funziona con la concessione di licenze ai coltivatori e un registro appositamente creato, che saranno la condizione di base per iniziare la propria attività.
Intanto nel Paese si stanno già studiano i possibili settori in cui iniziare a lavorare e, a sorpresa, uno è quello dell’allevamento dei gamberi. L’Ecuador infatti è il più grande produttore sudamericano e il prezzo in crescita del mais, con cui sono nutriti i gamberi, sta facendo pensare ai produttori di iniziare ad utilizzare la canapa.
Se infatti negli Stati Uniti e anche in Europa il mercato più attraente è quello del CBD, l’Ecuador vede la canapa industriale come un beneficio economico da implementare nel lungo periodo. Secondo Andrés Luque, infatti, che è responsabile della regolamentazione della cannabis presso il Ministero dell’Agricoltura dell’Ecuador: “La nostra visione a lungo termine, come Ministero dell’Agricoltura, è di sviluppare l’industria della canapa”.
Intanto, come altri paesi equatoriali, l’Ecuador si trova ad affrontare la sfida di trovare cultivar industriali di canapa che possano prosperare in un ciclo di 12 ore di luce diurna di un anno. La maggior parte delle varietà di canapa industriale utilizzate oggi in tutto il mondo, infatti, sono state allevate nell’emisfero nord e non hanno un buon rendimento ai tropici.
Mario Catania