A causa di una violenta esplosione in un’azienda di Gubbio (Perugia), sono morte due persone, un ragazzo di 19 anni e una donna di 52. Altre 3 persone, di cui una con gravi ustioni, sono invece state estratte vive dalle macerie dai Vigili del fuoco.
Dalle prime ricostruzioni sembra che, mentre erano in corso le operazioni di salvataggio, siano avvenute altre 2 esplosioni che fortunatamente non hanno coinvolto nessun altro. Secondo quanto si apprende dal 118, riporta Repubblica.it, le esplosioni si sarebbero verificate “in un laboratorio dove viene trattata cannabis light”. La deflagrazione avrebbe poi causato il crollo del solaio dell’abitazione sovrastante.
Le dinamiche di ciò che è avvenuto non sono chiare. Secondo il Corriere.it, “il tipo di incendio, che ha provocato un alto fungo di fuoco nei cieli di Gubbio, ha fatto pensare all’esplosione di alcune bombole di gas gpl”, ma uno dei feriti avrebbe sottolineato che: “Non utilizziamo bombole di gas ma alcol e altre sostanze”.
La procura di Perugia intanto sta procedendo con le indagini e l’ipotesi di reato potrebbe essere quella di omicidio colposo. Intanto la palazzina, che era in affitto, è stata posta sotto sequestro. Da ciò che riporta invece Ilfattoqutidiano.it, gli accertamenti – coordinati sul posto dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani – puntano ora ad accertare se l’attività (risultata in regola per quanto riguarda il trattamento della cannabis) fosse in regola anche sotto il profilo amministrativo.
“A nome mio e dell’intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell’esplosione avvenuta nell’eugubino”, sono le parole di cordoglio di Donatella Tesei, presidente della regione Umbria.
Redazione di Canapaindustriale.it