“A Napoli, come in Campania e in tutta Italia, è nato in questi anni un comparto produttivo intorno alla coltivazione della canapa e i suoi derivati”. Inizia così l’attacco che De Magistris ha sferrato al ministro dell’Interno Salvini, che da mesi si accanisce contro tutto il settore, e i negozianti in particolare, accusati, uno su due, di essere dediti allo spaccio per poi dichiarare di volerli chiudere uno per uno.
“Un comparto scrupoloso, attento alla qualità dei prodotti e inspirato all’assoluta consapevolezza, per offrire ad un mercato vigile e in costanza crescita, prodotti controllati”, continua il sindaco di Napoli, spiegando che: “Per responsabilità del governo e del suo ministro degli interni un comparto in espansione rischia di arrestarsi bruscamente, migliaia di giovani, di giovani investitori e imprenditori rischiano la perdita del lavoro e il fallimento”.
L’opinione di De Magistris, supportata dagli esperti di settore e da uno studio dell’Università di York cha ha constatato come la cannabis light venduta dai negozi abbia contribuito a far calare lo spaccio di quella illegale, è che: “Ringraziano le mafie che avranno il monopolio sulla distribuzione di un prodotto di uso comune, il pusher all’angolo della strada che vende canapa insana tagliata spesso con polvere di vetro”.
“Questo sì pericoloso”, continua De Magistris concludendo che: “Napoli in questi anni ha visto crescere Canapa in mostra, una iniziativa fieristica e informativa che è divenuta grande insieme alla filiera di riferimento. Comparto e fiera rischiano un pesante ridimensionamento dalle politiche governative. Il Comune è al loro fianco in questa fase di incertezza affinché consapevolezza, lavoro e lagalità non siano spazzati via dal malgoverno”.
Redazione di canapaindustriale.it