Il Movimento 5 Stelle ci riprova e dopo i vari tentativi, sia tramite proposte di legge che emendamenti, torna a presentare un provvedimento per cercare di regolamentare la filiera della cannabis light.
Si tratta di un nuovo emendamento, inserito nel decreto legge Ristori, che vorrebbe finalmente legalizzare la cannabis light, Nel documento presentato si può infatti leggere che “è un fenomeno che non può più essere ignorato e deve essere prontamente affrontato con un approccio oggettivo e concreto, attraverso una chiara e complessiva regolamentazione”. L’obiettivo della proposta è anche quello di regolare l’indotto distributivo, garantendo trasparenza delle informazioni e delle indicazioni relative ai prodotti commercializzati.
Nonostante la coltivazione della canapa infatti sia completamente legale, per quanto riguarda le infiorescenze non è mai stato normato l’uso umano, come invece è avvenuto ad esempio in Svizzera, motivo per cui vengono vendute ancora oggi come prodotto ad uso tecnico.
E’ evidente che si tratta di una operazione che, in un momento di crisi economica, vuole sbloccare definitivamente un settore in costante crescita, che nel 2019 ha generato un fatturato stimato in 150 milioni di euro, e che potrebbe portare migliaia di posti di lavoro, introiti per le aziende e tasse per lo stato.
Mentre da una parte si inizia a parlare concretamente di possibile monopolio, con le richieste della Federazione Italiana Tabaccai appoggiate anche dalla Coldiretti, dall’altra arrivano le reazioni della destra, che si basano come al solito sul pregiudizio, senza analizzare la questione nel merito.
“La ricetta 5Stelle per far ripartire l’Italia? Ristorare gli italiani con la cannabis light, con i morti negli ospedali, le terapie intensive piene, le famiglie in crisi, intere categorie di lavoratori che aspettano ancora la cassa integrazione e i soldi che non verranno, il governo che fa? Pensa di regolamentare l’intera filiera della canapa, liberalizzando la cannabis light. Tanto per ‘ristorarli'”, ha attaccato l’eurodeputata della Lega Simona Baldassarre, come riportato da AffarItaliani.
Mario Catania